domenica 30 novembre 2014

L'azienda NON è una scuola

In azienda non si studia. In azienda si deve produrre, l'azienda vive di denaro.
Questa visione, che è comune alla maggior parte delle aziende piccole e medie italiane, produce come risultato che noi oggi usiamo la tecnologia del martinetto, quando le aziende del nord Europa sono alla tecnologia del chip.

E' colpa dei cattivoni nordici che usano l'euro a loro vantaggio se non siamo competivi?
No, è colpa nostra che produciamo roba vecchia, che i cinesi possono copiare senza troppi problemi.

Non sto dicendo che l'azienda debba sostituirsi alla scuola. Perlomeno non alla scuola che conosciamo tutti, "orribile e inutile" (Sant'Agostino)

La scuola addestra all'autorità, ai voti, all'ansia, all'astuzia e alla sudditanza. (I. Sibaldi)

L'azienda deve insegnare in modo fortemente pragmatico cosa offre il mondo moderno e come mettere in relazione le informazioni.

Si pensi a una società di informatica dove non si aggiorna il personale, il quale deve studiare da solo di sera, se vuole e se può. Col tempo le persone che avanzano di carriera per anzianità avranno conoscenze vecchie rispetto ai nuovi assunti e li comanderanno, male e riempiendoli di frustrazioni.

Ora, un software comandato da chi aveva un approccio alla programmazione completamente diverso e vecchio rispetto alle tecnologie attuali, che probabilità ha di usarle nel modo giusto?

Questa è la seconda ragione dietro al fallimento di molti progetti.
Il primo è l'incapacità di capirsi

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