Si tratta di un linguaggio potentissimo e terribilmente complicato da imparare.
Rimanere compatibile (provarci almeno) con dei sorgenti scritti quasi 40 anni fa, ha "arricchito" il linguaggio a tal punto che la stessa azione si può compiere a volte in 4 o più modi diversi, però soltanto un modo è il migliore, gli atri sono da conoscere solo per capire cosa fa il vecchio codice esistente...
Prendo per esempio i puntatori.
Sono una delle prime cause di errore. I puntatori puri oggi, dopo la pubblicazione del C++ 14, sono suggeriti come "evil", il diavolo da evitare come la peste.
Quindi abbiamo:
- I puntatori puri * che provengono dal C e sono da evitare.
- I riferimenti & che sono un po' più comodi ma non risolvono il problema della memoria mai rilasciata
- Gli smart pointers (shared_ptr e weak_ptr) per i quali spesso si sconglia l'utilizzo, perché creano il problema di condividere la proprietà di un oggetto e non si sa, se questo possa essere effettivamente tolto
- Lo unique_ptr che pare essere la panacea di tutti i mali, la risposta al problema del memory leak, però non può essere copiato, ma solo spostato...
A differenza di quanto avviene in Java o in .Net, dove un pesantissimo garbage collector cerca di ripulire la memoria non più utilizzata, gli smart pointers del C++ richiedono al programmatore di porsi il problema di chi è il proprietario del dato. Lo smart pointer rilascerà la memoria, quando sarà rilasciato il proprietario... è un nuovo approccio, a mio avviso semplice e geniale, per eliminare l'overhead del GC, croce e delizia dei programmatori, soprattutto neofiti, ma croce e basta dei sistemisti...
Il problema fondamentale con il C++ secondo me non è tanto che il tempo di apprendimento sia lungo, che la curva di apprendimento sia ripida o che costi tantissimo formare il personale, il vero problema con il C++ è che ti costringe a PENSARE. Non si può programmare meccanicamente, non c'è posto per le scimmiette ammaestrate che "vanno", che "producono" codice ripetuto e da buttare via dopo 6 mesi... Con il C++ ci vuole un thread in testa che continuamente ti dica: "stai facendo veramente la cosa giusta?"
Si può spendere un sacco di tempo su poche righe di codice, ho scritto spendere, non buttare...